1998

ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA

Si premette che la nostra Associazione ha già maturato un’esperienza decennale, avendo dal 1998 sottoscritto convenzione con la la ASL BA/4, per l’affidamento del servizio di Assistenza Domiciliare Integrata a n. 16 soggetti affetti da AIDS. La struttura richiesta servirà da luogo di coordinamento del servizio e per le riunioni di verifica che settimanalmente l’Equipe ADI AIDS del CAMA LILA effettua.

L’Assistenza Domiciliare Integrata in favore delle persone malate di AIDS, prevede un supporto sia di tipo strettamente medico, che di tipo psico-sociale. L’integrazione collaborativa fra questi due tipi diversi di approccio alla malattia, consentono alle persone inserite nel servizio, di limitarne l’ospedalizzazione soltanto durante le fasi acute della malattia, di migliorarne la qualità di vita e di ridurne, in tal modo, i costi sociali.

Il modello utilizzato si basa sull’integrazione tra servizio pubblico e Privato, dove l’Ente Pubblico (ASL BA) mantiene il ruolo di coordinamento e supervisione (con funzione di indirizzo, Controllo e Verifica), la parte medico – infermieristica, è coordinata dall’equipe UAD – unità assistenza domiciliare dell’U.O. di Malattie Infettive – A.O.U. Policlinico di Bari, mentre l’associazione (C.A.M.A.) gestisce l’area psico-socio assistenziale.

AMMISSIONE AL SERVIZIO
L’ammissione al servizio prevede la segnalazione del caso al medico responsabile dell’Unità Operativa ADI dell’U.O. di Malattie Infettive – A.O.U. Policlinico di Bari, o da parte del medico di medicina generale (MMG), o da parte dei familiari, o da parte di una struttura di ricovero, o da parte dei servizi sociali territoriali.
La richiesta di attivazione del servizio arriva poi presso la nostra Associazione.
Il Coordinatore coadiuvato dallo Psicologo e dall’Ass. Sociale, ascoltati i bisogni dell’assistito attraverso un primo colloquio conoscitivo, attiva la presa in carico attraverso la predisposizione del piano assistenziale che contiene tutti gli elementi riguardanti il tipo di intervento ed il servizio da erogare, il monte ore trimestrale e la periodicità degli interventi.
La presa in carico “formale” avviene attraverso la compilazione di modelli già predisposti in forma scritta che l’Associazione inoltrerà all’Area Amministrativa della ASL BA.
Il Piano Assistenziale prevedrà, infine, la verifica e valutazione del caso a breve, medio e lungo termine.

CESSAZIONE DEL SERVIZIO ADI AIDS
Il servizio di Assistenza Domiciliare Integrata può cessare in caso di: decesso, di ricovero definitivo in struttura residenziale o per volontà dei familiari in grado di assicurare adeguata assistenza con proprie risorse.
Il servizio può essere sospeso in caso di: ricovero ospedaliero per nuove patologie e/o di sollievo.
Il servizio può essere ridotto o ampliato negli accessi, nel numero delle ore e delle prestazioni, in relazione alle variazioni delle necessità dell’assistito.

METODOLOGIE
L’obiettivo è quello di creare un modello di assistenza che tenga conto sia dei bisogni di salute e sia dei problemi di carattere psico-sociali delle persone ammalate.
Si offre un servizio in grado di migliorare la qualità della vita della persona ammalata, fornendo un’adeguata assistenza socio-sanitaria extraospedaliera e favorendo un’idonea permanenza dell’assistito presso la propria casa dando, così, sostegno anche all’intero nucleo familiare.
Lo scopo è quello di evitare il ricovero durante le fasi non acute e ridurre i tempi di ospedalizzazione, perseguire il rientro nell’ambiente di provenienza dopo la permanenza in strutture residenziali e promuovere azioni atte ad utilizzare ed ottimizzare le risorse territoriali.

L’organizzazione del servizio e le tipologie di prestazioni effettivamente erogate, secondo le diverse modalità d’intervento sono di seguito descritte:

  • EROGAZIONE DIRETTA SULL’UTENTE: controllo e somministrazione dei farmaci, prestazioni riabilitative, supporto psicologico, assistenza domestica, accompagnamento presso i presidi ospedalieri e di socializzazione varia, educazione alla salute dell’utente e dei familiari.
  • EROGAZIONE INDIRETTA PER L’UTENTE: svolgimento pratiche burocratiche, recupero sussidi, rapporti con la magistratura, con i Comuni e le parrocchie, ricerca e/o attivazione di soluzioni per il mantenimento e/o l’inserimento nel lavoro.

La tipologia, quindi, degli interventi si svolgono lungo due assi:

Assistenza domiciliare e sostegno domestico, attraverso:

  • Controllo delle terapie prescritte dai medici del reparto ospedaliero di riferimento.
  • Controllo sul puntuale adempimento delle misure terapeutiche prescritte dal medico curante.
  • Assistenza psicologica, mirata anche alla ricostruzione del rapporto tra persona malata e famiglia, attraverso le seguenti forme: gruppi auto-aiuto; psicoterapia di coppia, familiare e di gruppo.
  • Attività di accompagnamento ai centri di terapia e centri sociali (cinema, feste patronali, attività ludiche, ecc.).
  • Educazione sanitaria e sensibilizzazione alle opportune forme di prevenzione.
  • Attività di aiuto alla persona, quando non autosufficiente (pulizia personale, cura dell’ambiente domestico, preparazione dei pasti, ecc.).

Attivazione di iniziative di supporto assistenziale mirate all’integrazione sociale, attraverso:

  • Svolgimento di pratiche burocratiche.
  • Collegamento con eventuali datori di lavoro e/o attivazione di soluzioni specifiche per il mantenimento e/o la ricerca di un posto di lavoro.
  • Collegamento con i più importanti riferimenti territoriali di tipo religioso e sociale.

VANTAGGI

I vantaggi apportati agli assistiti durante l’attività domiciliare, si possono così sintetizzare:

  • Limitazione delle degenze ospedaliere;
  • Miglioramento della “compliance” terapeutica;
  • Miglioramento della qualità di vita;
  • Miglioramento dell’ambiente familiare, poiché tutto il nucleo convivente, viene sopportato nell’affrontare il peso dei vari problemi sanitari, psicologici e sociali che, inevitabilmente, l’assistenza al malato di AIDS comporta.

LAVORO DI RETE
Nel corso delle attività si avvengono contatti con altri enti istituzionali e non, presenti sul territorio, i quali dapprima sono informati circa l’avvio dell’assistenza domiciliare aids e poi, si coinvolgono in un vero e proprio “lavoro di rete”, soprattutto nella attività di segretariato sociale.

In particolare, tali contatti avvengono con:
– Magistratura, relativamente ai casi di persone in AIDS conclamata sottoposte ad arresti domiciliari;
– Ser.T., per le persone ex/tossicodipendenti o in terapia di mantenimento metadonico;
– Medici di Base;
– Servizi Sociali dei vari comuni della BAT;
– Parrocchie,
– Associazione di volontariato e Cooperative sociali.

NORMATIVE UTILIZZATE
Le normative utilizzate per la realizzazione del servizio di Assistenza Domiciliare Integrata in favore dei malati di Aids (ADI-AIDS) sono stati previsti nel lontano 1990 dalla Legge 135 e sono interventi in attuazione del D.P.R. 14.09.91 e D.M. 13.09.91.
In Puglia, il servizio prende attuazione dalla Delibera Regionale n. 17 del 1.08.1995.

Assistenza domiciliare integrata Aids

TRATTAMENTO A DOMICILIO DEI PAZIENTI AFFETTI DA AIDS E PATOLOGIE CORRELATE
AMMINISTRAZIONE COMPETENTE ASL BA